Restituire voce e umanità alle tante donne che furono messe ai margini della società. Nasce con questo obiettivo "I fiori del male - donne in manicomio nel regime fascista". La mostra documentaria sarà inaugurata il 6 aprile alle 18, al Circolo Aternino di Pescara. Sono madri, mogli, amanti, figlie. Donne ricoverate in manicomio durante il Ventennio per non aver saputo esprimere personalità adeguate agli stereotipi culturali del regime o non aver assolto completamente ai nuovi doveri imposti. Le loro storie sono raccontate partendo dai volti, dagli sguardi, dalle espressioni. Alle immagini sono affiancati diari e lettere; parole scritte dalle donne internate, indirizzate alle famiglie, rimaste nelle cartelle cliniche. Ma ci sono anche le relazioni dei medici. La mostra è stata realizzata dalla Fondazione Università degli Studi di Teramo ed è curata da Annacarla Valeriano, autrice delle ricerche in archivio, e Costantino Di Sante ed è a sostegno dell'Angsa Abruzzo (Associazione nazionale genitori soggetti autistici). Le fotografie e i documenti esposti provengono in gran parte dall'archivio storico del manicomio Sant'Antonio Abate di Teramo. Contestualmente alla mostra, sarà presentato lo spettacolo "Snaturate - Storie di donne in manicomio", in programma il 21 aprile alle 21 al Teatro Massimo di Pescara, con protagoniste le attrici Susanna Costaglione, Tiziana Di Tonno e Valentina Papagna e l'Orchestra Femminile del Mediterraneo. Lo spettacolo concluderà la nuova edizione della rassegna "Musica e Società", organizzata dall'Orchestra Femminile, diretta da Antonella De Angelis, e dalla Fondazione Dean Martin, presieduta da Alessandra Portinari. "I fiori del male" sarà visitabile tutti i giorni fino al 23 aprile. Questi gli orari: 17-20 dal lunedì al venerdì; 10-13 e 17-20 il sabato e la domenica.
